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DAAR-Decolonizing Architecture-Art Research-Sandi Hilal & Alessandro Petti

DAAR-Decolonizing Architecture Art Research (istituito nel 2007 da Sandi Hilal, 1973, Beit Sahour, Palestina, e Alessandro Petti, 1973, Pescara, Italia. Vivono e lavorano a Stoccolma, Svezia) sta lavorando al Museo delle Civiltà a partire dal progetto Ente di decolonizzazione – Borgo Rizza (2022), che esplora le possibilità di riappropriazione critica e riuso dell’architettura coloniale risalente all’epoca fascista attraverso la creazione di installazioni artistiche e l’organizzazione di assemblee decoloniali. Come quelle svolte appunto al museo, finalizzate anche all’elaborazione di un progetto per i riallestimenti delle sue collezioni, il cui focus è l’architettura stessa del Museo delle Civiltà, originariamente progettata per l’Esposizione Universale di Roma (E.U.R.) del 1942, progettata ma mai inaugurata.

Nella sua pratica, che si colloca tra architettura, arte, pedagogia e politica, DAAR ha sviluppato negli ultimi due decenni una serie di progetti di ricerca al contempo teorici e pratici, nel cui contesto le mostre costituiscono luoghi e momenti di esposizione ma anche di azione che si espande in altri contesti: strutture architettoniche costruite, formazione di ambienti di apprendimento critico, interventi che decostruiscono le narrazioni collettive dominanti, produzione di nuovi immaginari civici e ridefinizione dei relativi concetti. La pratica e la ricerca di DAAR hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali: Leone d’Oro alla 18. Mostra Internazionale di Architettura-La Biennale di Venezia, premio della Prince Pierre Foundation per la ricerca artistica, Keith Haring Fellowship in Art and Activism al Bard College, Loeb Fellowship all’Harvard University, il premio della Price Claus Foundation per l’Architettura. Hilal è attualmente Professore Invitato all’Università di Lund, mentre Petti è Professore di Architettura e Giustizia Sociale al Royal Institute of Art di Stoccolma.